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TUCCI (M5S): STABILIZZAZIONE LSU/LPU: RISPOSTA ARTICOLO ITALIA OGGI, NESSUNA IMBARCATA DI BASSI PROFILI MA STABILIZZAZIONE DI LAVORATORI FONDAMENTALI PER I COMUNI

TUCCI (M5S): STABILIZZAZIONE LSU/LPU: RISPOSTA ARTICOLO ITALIA OGGI, NESSUNA IMBARCATA DI BASSI PROFILI MA STABILIZZAZIONE DI LAVORATORI FONDAMENTALI PER I COMUNI

In risposta all’articolo apparso sul quotidiano “Italia Oggi” dal titolo “Ennesima imbarcata di Lsu – Stabilizzazioni di massa per profili di bassa qualificazione”, ci corre l’obbligo di ristabilire alcune verità, nel rispetto dei tanti lavoratori precari che da anni offrono un fondamentale apporto per il funzionamento dei servizi e degli uffici degli enti locali.

È evidente che, nell’articolo in questione, le norme contenute nella manovra finanziaria 2021 vengono prese in considerazione isolatamente ed in maniera completamente avulsa dal contesto legislativo in materia di Lsu/Lpu. Il quadro normativo esistente in materia non si esaurisce, infatti, nelle norme appena approvate, ma comprende ulteriori disposizioni contenute nelle leggi di bilancio degli ultimi due anni. Da una lettura attenta dell’intero impianto normativo si evince chiaramente che l’intenzione del legislatore non è quella di “imbarcare” nella pubblica amministrazione “professionalità molto basse, senza alcuna evidente analisi sul reale bisogno di tali figure”, ma quella di mettere fine ad una triste storia di precariato di tanti lavoratori che da oltre venticinque anni garantiscono l’erogazione dei servizi pubblici essenziali da parte degli enti locali: dagli operatori ecologici, autisti, agli addetti alla manutenzione e cura del verde pubblico fino al personale amministrativo”.

Due anni fa abbiamo intrapreso un percorso per incentivare la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità strumentalizzati dalla politica che per anni ha fatto leva sulla precarietà dei loro contratti, rinnovandoli di anno in anno fra Natale e l'ultimo dell'anno...

Con la stabilizzazione abbiamo voluto emancipare questi lavoratori dal bisogno di un'occupazione stabile. Per la prima volta un Governo si è adoperato per ridare dignità a questi lavoratori e renderli liberi per sempre dai giochi della vecchia politica, fatta di promesse di proroghe contrattuali, di anno in anno rinnovate. Nella manovra finanziaria del 2019 (Legge di bilancio 145/2018) che consigliamo vivamente al giornalista di leggere con attenzione, abbiamo previsto per la prima volta la possibilità che questi lavoratori fossero assunti a tempo indeterminato previo superamento di una prova di idoneità per le categorie “A” e “B” e di procedure concorsuali riservate per le categorie “C” e “D”. Dunque, nessuna assunzione per chiamata diretta nominativa, come afferma erroneamente l’articolo giornalistico in questione.

Infine nell’articolo si fa riferimento alla preventiva programmazione da parte delle pubbliche amministrazioni ed alle risorse finanziarie, quali ostacoli alla stabilizzazione. È evidente che l’autore dell’articolo non ha preso visione delle norme contenute nella manovra finanziaria dello scorso anno su deroghe ai vincoli assunzionali e “storicizzazione” del contributo del Ministero del lavoro, pari a ben 9.296,22 euro pro capite. Le disposizioni contenute nella legge di bilancio 2020 (legge di bilancio 160/2019) prevedono chiaramente la possibilità per le pubbliche amministrazioni di assumere i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità anche in qualità di lavoratori sovrannumerari, derogando ai limiti assunzionali previsti dalla legge, per tutto il 2020.

Nell’attuale manovra finanziaria tale termine è stato prorogato al 31 marzo 2021 ancora grazie ad un nostro emendamento, il quinto in 2 anni! Inoltre, nella scorsa legge di bilancio 2020 abbiamo inserito la storicizzazione delle somme necessarie alla stabilizzazione dei lavoratori Lsu, incrementando di ulteriori 9 milioni di euro all'anno il fondo di 50 milioni di euro annui necessario alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Pertanto, le amministrazioni che assumeranno a tempo indeterminato i lavoratori socialmente utili avranno sempre a diposizione le risorse del fondo ministeriale. È indubbio come fin dal 2018 abbiamo avviato un percorso innovatore e lo stiamo portando avanti giorno dopo giorno decisi a porre fine, una volta per tutte, alla vergognosa condizione di estrema precarietà che ha caratterizzato la categoria dei lavoratori socialmente utili da ben 26 anni e ci rincresce che il giornalista non abbia ben considerato la portata storica delle novità sopra elencate.

Riccardo Tucci - portavoce M5S alla Camera dei Deputati


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