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Sulla nuova sfida dell'agricoltura ecco nostre proposte

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«In queste settimane che precedono il voto sto raccogliendo le tantissime istanze che provengono dal mondo agricolo». Il candidato alla presidenza della Regione Calabria con la coalizione civica del Movimento 5 stelle, Francesco Aiello interviene sull’ennesimo settore cruciale dell’economia calabrese: l’agricoltura. «Non possiamo lasciare un settore così importante nelle mani della Lega, come pare dovrà essere in una possibile giunta regionale di centrodestra. Non possiamo nemmeno lasciarlo a chi ha continuato a promuovere le solite politiche di finanziamenti random e senza una seria programmazione, ignorando completamente le richieste che giungevano dal mondo agricolo. L’attuale proposta di riforma della PAC post 2020 è incentrata su due principali novità: un Piano Strategico nazionale della PAC e un nuovo modello di governance della PAC basato sui risultati (noto come new delivery model). Ci saranno quindi dei tagli finanziari che inevitabilmente aggraveranno la situazione già critica del settore nelle regioni più povere; la Calabria dunque. La sfida per questo comparto è, quindi, importantissima e gli agricoltori lo sanno bene. Infatti, da tempo cercano risposte chiare dalla politica regionale che ha continuato, invece, a perpetrare l’obsoleta politica degli aiuti ad hoc per i comparti più a rischio. Così la spesa dei fondi nazionali e comunitari è stata effettivamente raggiunta ma l’obiettivo, ovvero una ripresa sostenibile e uniforme del settore, no. Quello che ci proponiamo di fare è la predisposizione di Piani Strategici Regionali e l’organizzazione delle filiere, proiettandole all’esterno, ovvero verso i mercati nazionali e esteri. Ma prima di tutto bisogna dare risposte concrete. A chi ancora oggi contesta i tributi imposti dai Consorzi di Bonifica. Il Movimento 5 stelle ha denunciato l’attuale sistema consortile regionale. Un sistema fallimentare e malato che colpisce migliaia di calabresi, destinatari di cartelle di pagamento e fermi amministrativi, solo perché i loro terreni ricadono nei comprensori dei consorzi anche se non ricevono benefici diretti e specifici da opere ed attività di bonifica. C’è una proposta per superare questa situazione e la richiesta di istituire un tavolo tecnico per discutere le proposte di soluzione sottoscritte dai comitati dei cittadini sparsi nella regione e che da anni si battono per ristabilire un sistema di imposizione equo e rispettoso dei principi di legge in materia. Da mesi Coldiretti, tramite la voce dell’attuale presidente Aceto sta denunciando l’emergenza della fornitura d’acqua per uso agricolo. La Convenzione che ne stabilisce la quantità è datata di oltre 50 anni. Le condizioni e le necessità nel corso del tempo sono ovviamente cambiate, ma i politici di lungo corso che si sono alternati alla guida della nostra Regione non hanno mai avuto il tempo o la volontà di rimettervi mano. Il nostro programma dà risposte serie e concrete al settore agricolo calabrese, che prendono in considerazione tanto le sfide dei mercati quanto le identità dei territori. È ora di rompere quel legame malato con chi promette solo finanziamenti. Bisogna parlare di sviluppo, di soluzioni e fare rete per crescere insieme» - conclude Aiello.

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