Calabria chiama MoVimento 5 Stelle
Alla "vigilia politica" delle prossime consultazioni regionali si respira nel MoVimento una fortissima tensione dovuta principalmente alla mancanza di certezze.
Luigi Di Maio, incontrando i portavoce calabresi a Roma, ha appreso che tra le ipotesi c’è addirittura la possibilità che non si presenti una lista.
Ad avanzare questa drastica probabilità è stato Nicola Morra mentre di tutt’altra idea, e pronta a mettersi in gioco è Dalila Nesci mentre Tucci, a sorpresa -e in controtendenza rispetto ai suoi colleghi parlamentari- ha proposto di continuare l’esperimento di alleanza con PD (rivelatosi fallimentare in Umbria).
Dal canto suo, Morra ha espresso rammarico per non essere stato ascoltato per tempo da Di Maio, al quale, nella primavera del 2018, aveva già sottoposto un progetto per non arrivare col fiato corto all’appuntamento elettorale.
Dalila Nesci, rimasta inascoltata e osteggiata dai suoi stessi colleghi, non risparmia provocazioni nell’intento di svegliare le coscienze dicendosi pronta a sostenere Nicola Morra qualora si mettesse a disposizione della sua terra adottiva. Inoltre, si legge in un articolato ragionamento riportato su “ildubbio.news”, che per Dalila Nesci sarebbe gravissimo saltare questa competizione regionale ed anche lei si rammarica che Di Maio non li abbia incaricati, al tempo, con un mandato politico chiaro per organizzare assemblee regionali in vista voto, dato che in Calabria non esistono nemmeno dei consiglieri regionali uscenti.
E riguardo l'idea che il capo politico del M5S non debba ricoprire altri ruoli (vedi Farnesina), non usa mezzi termini ed afferma: "Credo dovrebbe essere lui stesso a favorire il processo. Del resto, siamo stati noi a consentire a Di Maio di essere quello che è. E come l’abbiamo fatto diventare capo politico, insieme potremo studiare altre soluzioni”. Ribadisce infine che la sua disponibilità per le regionali passa dal principio di equità dato che per Cancelleri è stata concessa una deroga(seppur diversamente motivata).
Da poche ore si esprimono sul merito anche D'Ippolito e Parentela. Il portavoce avvocato lamentino, impegnato anche nelle imminenti amministrative comunali, parla "di idee e progetti" ed afferma:"... Non mi interessano i discorsi sulle alleanze, sui nomi, le sigle e gli schieramenti, che lascio volentieri ad altri. I calabresi dovrebbero pronunciarsi sui programmi, che invece passano ogni volta in secondo piano.
Riguardo questa affermazione alcuni attivisti della regione gli rammentano via social che da tempo sono a lavoro proprio per proporre concretamente temi e programmi.
Dello stesso mood di D'Ippolito è il collega e compagno di diverse attività sull'ambiente Paolo Parentela, di cui rumors lo indicano come il "designato", colui il quale, incaricato dai colleghi, dovrà raccogliere (in tempi record) le volontà territoriali e definire un programma operativo in grado di traghettare verso l’importante competizione elettorale.
Nei prossimi giorni si terrà un nuovo incontro a Roma durante il quale i portavoce calabresi dovranno ratificare al capo politico il designato Parentela.
In molti sono a pensare che probabilmente non ci sarà un’altra occasione simile per la Calabria che conta oggi 17 parlamentari e il MoVimento 5 Stelle al governo e questa propizia combinazione astrale , se gestita correttamente, potrebbe determinare le sorti della regione per molti anni. Cittadini simpatizzanti e soprattutto gli attivisti grillini impegnati sul territorio, chiedono serietà e responsabilità ai loro rappresentanti politici affinché questo sogno non venga infranto in nome di egoismo e personalismi.